Adottare gatti da rifugi riduce la solitudine negli anziani che vivono da soli, indica uno studio

Adottare gatti da rifugi riduce la solitudine negli anziani che vivono da soli, indica uno studio
Adottare gatti da rifugi riduce la solitudine negli anziani che vivono da soli, indica uno studio (Matthias Zomer / Pexels)

Uno studio finanziato dall’Istituto di Ricerca sul Legame Umano-Animale (HABRI) suggerisce che l’accoglienza temporanea di gatti provenienti dai rifugi possa ridurre la solitudine e migliorare la salute mentale degli anziani che vivono soli.

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Condotta da ricercatori dell’Università della Georgia e dell’Università Brenau, la ricerca guidata dalla Dott.ssa Sherry Sanderson ha osservato che l’accoglienza temporanea ha portato a una significativa diminuzione della solitudine dopo 4 mesi, con un miglioramento simile della salute mentale.

Lo studio, pubblicato nei Journals of Gerontology, Series B, sottolinea la possibilità di creare legami duraturi tra esseri umani e animali attraverso l’accoglienza di gatti, fornendo benefici per entrambe le parti.

I partecipanti allo studio, reclutati attraverso presentazioni e volantini in organizzazioni e strutture per anziani, hanno ricevuto forniture per prendersi cura dei gatti temporanei. Dopo 4 mesi, la maggior parte dei partecipanti ha scelto di adottare i gatti. L’HABRI ha espresso il suo sostegno allo studio, sottolineando l’importanza dei programmi che promuovono il benessere sia degli anziani che degli animali dei rifugi, evidenziando i benefici del legame tra essere umano e animale.

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